Esplorando le Città Invisibili di Italo Calvino e le Megalopoli dell’Intelligenza Artificiale
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Esplorando le Città Invisibili di Italo Calvino e le Megalopoli dell’Intelligenza Artificiale
Green Tech e Green Housing, due realtà oggi focalizzate da mille leggi e normative che impongono nuove interpretazioni a chi di questi temi deve occuparsi per mestiere. Una jungla fittissima in cui sono costretti a muoversi tecnici, ingegneri, architetti e designer a ritmi di lavoro sempre più veloci.
La cultura di un passato non troppo lontano, ci riporta alla mente “Le Città Invisibili” di Italo Calvino, un viaggio senza tempo attraverso un’infinità di città immaginarie, per certi aspetti alienanti ma ognuna con la propria identità e il proprio fascino misterioso. Ma cosa succederebbe se trasportassimo questo concetto nella realtà contemporanea, dominata dall’Intelligenza Artificiale e dalle megalopoli digitali?
Fantascienza e utopia hanno disegnato nei decenni scorsi paesaggi urbani in bilico fra la disumanizzazione della quotidianità e una voglia inesauribile di dominare l’universo e la sua infinita spazialità per ridefinire nel tempo, con l’accumulo e l’analisi di dati digitali, quelle megalopoli virtuali che incarnano la complessità delle nostre interazioni online e dei sistemi tecnologici che plasmano le nostre vite.
Così come Calvino dipinge una città fatta interamente di segni e simboli, o una città in cui le strade si trasformano in fiumi, le megalopoli digitali sono spesso intese come ecosistemi di informazioni, algoritmi e reti neurali.
Ma, tutto dev’essere “Green” con criteri di realizzazione affidati a tecnologie sempre più sofisticate per abitare e lavorare in luoghi dove le energie rinnovabili e atossiche, per l’ambiente e l’uomo, saranno la prerogativa essenziale per vivere pienamente questa transizione.
Il Parlamento europeo ha approvato, recentemente, la direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), che impone nuovi obblighi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici nell’UE. La direttiva comporterà milioni di ristrutturazioni edilizie in Italia e altri Paesi, con costi significativi per i proprietari, anche se nel lungo termine dovrebbe portare a risparmi energetici e minori emissioni. Per tutti, è previsto che entro il 2030 i nuovi edifici residenziali dovranno essere a emissioni zero. Per gli edifici pubblici, questa scadenza è anticipata al 2028. Una data importante il 2040, in cui ci sarà lo stop definitivo alla vendita di caldaie a gas. La direttiva è stata approvata in una versione meno stringente rispetto alla proposta iniziale, a seguito di negoziati tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea. Paesi come l’Italia hanno ottenuto maggiore flessibilità.
Giuliana Gagliardi
DiPLANET.Tech