
L’Intelligenza Artificiale anticipa il prossimo Papa
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L’intelligenza artificiale entra a pieno titolo nel dibattito pubblico anche in ambiti impensabili, come l’elezione del prossimo Papa. Un evento che da sempre unisce tradizione, spiritualità e mistero, ma che ora vede l’irruzione della tecnologia, pronta a dire la sua.
Dopo la morte di Papa Francesco, la Chiesa Cattolica si prepara a eleggere il nuovo Pontefice. E mentre il mondo attende il prossimo Conclave, è l’IA – in particolare ChatGPT-4 – a lanciare una previsione sorprendente: il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, potrebbe essere il nuovo successore di Pietro.
Parolin, classe 1955, vanta una lunga carriera diplomatica ed è noto per il suo stile moderato e la sua abilità nel gestire dossier complessi come Cina, Ucraina e Medio Oriente. La sua figura rappresenterebbe un possibile ritorno all’italianità dopo due papi stranieri consecutivi. L’ultimo italiano sul soglio pontificio fu Giovanni Paolo I, rimasto in carica solo 33 giorni.
Oltre a Parolin, l’intelligenza artificiale individua altri “papabili” di rilievo, a dimostrazione di una Chiesa sempre più globale:
• Luis Antonio Tagle (Filippine)
• Matteo Zuppi (Italia)
• Peter Turkson (Ghana)
• Péter Erdő (Ungheria)
• Robert Sarah (Guinea)
• Jean-Marc Aveline (Francia)
Tuttavia, anche ChatGPT sottolinea che il Conclave è storicamente imprevedibile. Le dinamiche spirituali, politiche e umane sono complesse e difficili da codificare, persino per un algoritmo avanzato.
L’IA e il mondo del Vaticano hanno già incrociato i loro percorsi in vari modi. Basti pensare all’immagine virale di Papa Francesco in un piumino bianco, creata da Midjourney, che ha ingannato milioni di utenti online. Un perfetto esempio di deepfake, tanto da spingere lo stesso Papa a denunciare i rischi delle fake news e della manipolazione digitale.
Non solo. Esistono già avatar digitali del Pontefice utilizzati in progetti di realtà virtuale e aumentata, anche se il Vaticano non ha ancora ufficialmente adottato questi strumenti per scopi comunicativi istituzionali. Tuttavia, ha promosso progetti innovativi come la creazione del digital twin della Basilica di San Pietro, permettendo ai fedeli esperienze immersive a distanza.
In un’epoca in cui tecnologia e spiritualità si intrecciano sempre di più, la domanda resta aperta: siamo pronti a un Papa “predetto” dall’intelligenza artificiale?
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech
