
Difesa Anti-Drone: l’Europa accelera e l’Italia punta sull’Intelligenza Artificiale
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Europa e Italia unite contro la minaccia dei droni
L’Europa alza il livello della difesa e rafforza lo scudo tecnologico contro possibili attacchi con droni. La minaccia non è fantascienza: infrastrutture critiche come aeroporti, centrali elettriche, monumenti e grandi eventi pubblici possono diventare obiettivi di potenze ostili o gruppi organizzati.
L’Italia e lo scudo tecnologico anti-drone
Anche l’Italia si muove per organizzare una risposta credibile. Secondo Simone Lo Russo, CEO di Impianti Spa, il Paese deve dotarsi di un’infrastruttura nazionale di monitoraggio e difesa anti-drone: una rete intelligente capace di intercettare e neutralizzare le minacce aeree prima che colpiscano.
Un progetto da poche decine di milioni di euro potrebbe coinvolgere grandi aziende e PMI, stimolando al tempo stesso un rilancio industriale in settori oggi in difficoltà.
Un comparto strategico da 20 miliardi di euro
Il settore aerospaziale e della difesa in Italia vale oltre 20 miliardi di euro e investe pesantemente in ricerca e sviluppo. Come sottolinea Giorgio Marsiaj di Confindustria, rafforzare questa filiera significa autonomia tecnologica, sicurezza nazionale e nuova occupazione qualificata, soprattutto per i giovani.
L’intelligenza artificiale al centro della difesa
Il cuore della strategia anti-drone è l’intelligenza artificiale (AI). Grazie a visione artificiale, sensori avanzati e algoritmi predittivi, i sistemi AI riconoscono e tracciano i droni ostili in tempo reale, prevedono traiettorie, attivano contromisure automatiche come jamming o laser, e integrano dati da fonti multiple per una visione completa delle minacce.
Non è solo tecnologia, ma un vero cambio di paradigma: la sicurezza diventa smart defense.
L’occasione per l’Italia
In un contesto geopolitico instabile, dove anche piccoli gruppi possono rappresentare un rischio reale, investire in AI e difesa anti-drone non è più una scelta, ma una necessità.
L’Italia, con il suo ecosistema fatto di grandi aziende, PMI, università e centri di ricerca, ha l’opportunità di trasformare la minaccia in innovazione. Un modello tecnologico da esportare, capace di confermare la leadership del Paese nel settore aerospaziale e della sicurezza.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech
