
Cybersecurity 2026: quando la sicurezza diventa infrastruttura economica
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Il 2026 segna una svolta storica per la cybersecurity: non più un tema tecnico, ma un fattore strategico della economia digitale. Gli attacchi informatici evolvono verso modelli industriali e automatizzati, con un impatto misurabile su finanza, reputazione e operatività aziendale. L’intelligenza artificiale accelera il cybercrime, rendendo il social engineering altamente sofisticato e su larga scala, mentre i consigli di amministrazione riconoscono la sicurezza come elemento chiave per la continuità del business e la credibilità della leadership.
Nel nuovo scenario, il ransomware diventa più aggressivo: vulnerabilità vengono sfruttate in maniera automatica e i bersagli si spostano verso settori critici come sanità, logistica, manifattura e infrastrutture essenziali. La convergenza IT-OT è ormai una realtà, spesso gestita senza modelli di governance adeguati.
La compliance si trasforma: non basta più aderire a framework, ma occorre dimostrare, in tempo reale, l’efficacia dei controlli. Il CMMC e il riferimento al NIST 800-171 definiscono nuovi standard di sicurezza misurabili, estendendo il concetto di monitoraggio continuo a supply chain, agenzie civili e infrastrutture critiche.
L’identity security e il modello Zero Trust diventano requisiti minimi, poiché il 90% delle violazioni parte da credenziali valide, account macchina e token digitali, non da malware tradizionale. Le piattaforme di sicurezza unificate, AI-driven, integrano rilevamento, risposta, gestione identità e automazione della compliance, riducendo costi e complessità.
Anche la supply chain è sotto pressione: un singolo fornitore vulnerabile può compromettere decine di organizzazioni. La sicurezza dei partner diventa una responsabilità diretta, trasformando la selezione dei fornitori e ridefinendo i criteri di collaborazione.
A livello di governance, i CdA valutano la resilienza più della conformità: tempi di ripristino, segmentazione delle reti, backup immutabili e preparazione dei team diventano metriche decisive.
In sintesi, nel 2026 la cybersecurity diventa un asset economico strategico, abilitando continuità operativa, fiducia del mercato e vantaggio competitivo. Le organizzazioni che investono ora in identity management, NIST-aligned controls, monitoraggio continuo e piattaforme AI-native saranno più resilienti, mentre chi rimanda rischia di pagare il prezzo di un tempo digitale ormai non più disponibile.

