
Shenzhen e l’Industria 5.0: L’Asia Domina la Nuova Era della Produzione Intelligente
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L’Asia è pronta a dominare la scena dell’innovazione con Shenzhen in prima linea, la “Silicon Valley” della Cina che consolidando il suo primato tecnologico nell’uso di robotica avanzata e intelligenza artificiale. Entro il 2027, Shenzhen sarà il più grande hub tecnologico al mondo, capace di ospitare il maggior numero di robot umanoidi in diversi settori industriali, tra cui produzione e finanza.
Un tassello fondamentale di questo ambizioso progetto è la creazione di un ecosistema industriale avanzato, che fornirà alle aziende locali l’intelligenza artificiale e la potenza di calcolo necessaria per innovare e crescere. Shenzhen non si limita a guardare al mercato cinese, ma mira a raggiungere anche i mercati emergenti attraverso la distribuzione di prodotti IA a basso costo grazie alla Belt and Road Initiative.
Con il supporto di colossi tecnologici come Huawei, BYD e DJI, Shenzhen si sta rapidamente affermando come il motore centrale dell’economia cinese, puntando a diventare anche il principale produttore di componenti robotici e chip IA, rafforzando la sua posizione nella crescente competizione tecnologica con gli Stati Uniti.
Industria 5.0: Una Nuova Era per la Produzione Globale
L’Industria 5.0 è la chiave per comprendere l’evoluzione tecnologica in atto. Questo modello innovativo fonde l’intelligenza umana con l’automazione avanzata, creando un ambiente produttivo più efficiente, sostenibile e sicuro. I cobots (robot collaborativi) saranno protagonisti, lavorando fianco a fianco con gli esseri umani, per migliorare l’ergonomia, la sicurezza e la flessibilità del processo produttivo.
In questo scenario, i robot si occuperanno dei compiti più ripetitivi e faticosi, mentre gli esseri umani potranno concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto, come la creatività e la risoluzione di problemi complessi. Tuttavia, la gestione dei rischi legati alla privacy dei dati e all’etica dell’IA sarà cruciale per garantire un equilibrio tra tecnologia e umanità.
La Competizione Tecnologica in Asia
Insieme a Corea del Sud e Giappone, la Cina si prepara a dominare i mercati più forti della zona Asia-Pacifico, diventando il cuore pulsante della Industria 5.0 e delle smart factories. La diffusione della tecnologia 5G sarà fondamentale in questo processo, facilitando lo scambio di dati in tempo reale e l’integrazione dell’Internet delle Cose (IoT), oltre a supportare applicazioni avanzate come la manutenzione predittiva e la realtà aumentata.
L’integrazione con l’edge computing, che elabora i dati vicino alla loro fonte, ottimizzerà ulteriormente le performance industriali, creando un ecosistema interconnesso e altamente efficiente.
Formazione e Investimenti: Le Sfide della Trasformazione Digitale
L’Industria 5.0 non sarà solo una questione di tecnologia, ma richiederà un investimento significativo nella formazione professionale. Paesi come la Germania e gli Stati Uniti sono già all’avanguardia con programmi che combinano istruzione teorica e pratica. In particolare, università prestigiose come MIT e Stanford sono al centro della formazione di talenti nell’IA e nelle tecnologie emergenti.
Il Giappone, con i suoi investimenti pubblici e privati nell’ordine dei 4 miliardi di euro per la Connected Industries, è un modello di tecnologia al servizio delle persone, ponendo la tecnologia come strumento per migliorare la qualità della vita e l’inclusione sociale.
Anche l’Italia, con il suo Piano Transizione 5.0, sta facendo passi importanti, incentivando la formazione nelle PMI e collaborando con centri di competenza per certificare la qualità dei programmi formativi. Le imprese italiane possono beneficiare di un credito d’imposta fino al 10% per investimenti in formazione, con un focus sulla transizione digitale e ecologica.
L’Obiettivo per il 2030: Sostenibilità e Innovazione
Il picco dell’Industria 5.0 si prevede per il 2030, con obiettivi ambiziosi che includono la riduzione degli errori di produzione (con un obiettivo di meno di un difetto ogni 100 milioni di parti prodotte), l’aumento della sostenibilità e la creazione di ecosistemi industriali interconnessi che promuovano la collaborazione tra le aziende.
In questo nuovo scenario, l’Industria 5.0 non solo cambierà la produzione, ma contribuirà anche a risolvere sfide globali cruciali, come la sostenibilità ambientale e la gestione della complessità dei dati a livello globale.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech