
La Tigre di Carta si Difende: Missili Tomahawk a Kiev
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L’annuncio di Donald Trump sull’intenzione di fornire missili da crociera Tomahawk all’Ucraina ha scosso la geopolitica globale. Con una gittata fino a 2.500 km, questi sistemi potrebbero colpire obiettivi strategici russi, inclusa Mosca. Ma la vera rivoluzione non è solo militare: è tecnologica.
La nuova frontiera della difesa non è fatta di acciaio o esplosivi, ma di algoritmi e Intelligenza Artificiale.
I Tomahawk di nuova generazione non sono semplici armi guidate: grazie all’integrazione di machine learning e computer vision, possono prendere decisioni autonome in volo. L’AI elabora dati in tempo reale da sensori multipli — radar, GPS e immagini satellitari — per identificare il bersaglio, evitare le contromisure nemiche e ottimizzare la rotta in autonomia.
In scenari di guerra elettronica, dove i segnali vengono disturbati, l’Intelligenza Artificiale permette al missile di “vedere” e reagire, riconoscendo persino bersagli mobili o camuffati. È una svolta epocale che trasforma il Tomahawk in un’arma cognitiva, capace di apprendere e adattarsi.
Grazie all’AI, queste piattaforme possono calcolare rotte di volo ultra-basse in tempo reale, sfruttando il terreno per nascondersi ai radar. Una combinazione che rende il Tomahawk non solo più preciso, ma quasi invisibile.
L’eventuale arrivo di questi missili in Ucraina segna quindi un cambio di paradigma nella guerra moderna: non si combatte più solo con la forza, ma con l’intelligenza degli algoritmi. È l’inizio di una guerra di dati e decisioni automatiche, dove il software diventa più potente dell’acciaio.
Trump ha liquidato la Russia come “una tigre di carta”, suggerendo che la sua potenza militare sia ormai solo apparente. Il Cremlino, per voce di Dmitry Peskov, ha replicato con fermezza:
“La Russia non è una tigre, ma un orso.
E non esistono orsi di carta.”
Nel frattempo, però, il vero campo di battaglia si sta spostando dal terreno al cloud: l’intelligenza artificiale sta ridisegnando l’equilibrio del potere globale.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech