La Radio compie cento anni e diventa… intelligente
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Il 6 ottobre 1924, era un lunedì e da uno studio di piazza del Popolo a Roma fu trasmesso, via radio, un concerto di musica classica, presentato da un breve annuncio. Un evento che segnò l’inizio del broadcasting domestico in Italia. Per tutti gli anni ’20, la radio divenne un mezzo di comunicazione di massa, trasformando il panorama della comunicazione collettiva. Guglielmo Marconi – riconosciuto “inventore della radio”, ottenne il primo brevetto per la telegrafia senza fili nel 1896 in Inghilterra, consolidando il suo posto nella storia della tecnologia. Di certo non poteva immaginare come sarebbero cambiate le cose fino ad oggi.
Nel 2024, l’intelligenza artificiale sta ridisegnando radicalmente il panorama dei media, in particolare le emittenti radio e TV. La convergenza tra IA e radiotelevisione sta trasformando il modo in cui contenuti vengono creati, distribuiti e consumati. Le emittenti di tutto il mondo stanno sfruttando l’IA per migliorare l’efficienza operativa, aumentare l’interazione con gli spettatori e personalizzare l’offerta di contenuti.
In Italia, la RAI sta integrando l’intelligenza artificiale per migliorare l’analisi del pubblico e la personalizzazione dei contenuti. Anche i canali radiofonici stanno sperimentando l’utilizzo di sintesi vocale per la creazione di nuove voci e per l’automazione di segmenti di notiziari e aggiornamenti sul traffico.
Oltre alla sintesi vocale, verranno sempre più utilizzati presentatori virtuali o avatar che, guidati dalla Ai, stanno iniziando a fare il loro debutto su canali televisivi con la capacità di interagire con il pubblico in tempo reale.
Suggestiva la app che offre la personalizzazione dei contenuti su misura per ogni utente, in base alle preferenze e ai dati di visualizzazione precedenti. Alcune piattaforme televisive utilizzano algoritmi per suggerire film, serie TV o programmi radiofonici specifici per ogni singolo spettatore, offrendo un’esperienza di fruizione altamente personalizzata.
Molte le emittenti radiotelevisive che nel mondo utilizzano con successo le tecnologie “intelligenti”. Primi fra tutti, gli Stati Uniti dove giganti come NBC, ABC e CBS stanno utilizzando la Ai per offrire contenuti sempre più personalizzati. Netflix e altre piattaforme di streaming, hanno portato queste tecnologie all’estremo, utilizzandole per il suggerimento di contenuti e l’automazione di funzioni come la traduzione e la creazione di sottotitoli.
In Cina le emittenti cinesi come CCTV utilizzano avatar per la conduzione di notiziari e programmi. L’emittente nazionale Xinhua ha persino lanciato notiziari condotti interamente da presentatori virtuali.
Nel Regno Unito, la BBC Research & Development ha anche testato con successo l’uso di IA per la creazione di radiodrammi interattivi.
Il Giappone, paese super tecnologizzato, adotta la Ai per la sua emittente pubblica NHK nelle trasmissioni di eventi sportivi e per l’interazione con il pubblico attraverso canali digitali e social.
https://www.radiospeaker.it/blog/100-anni-radio-primo-annuncio/