INTERVISTA: RODOLFO SANTERO
Rodolfo Santero è nato ad Acqui Terme Al il 14 Agosto 1947, ha vissuto a Genova dove apprende i primi rudimenti del disegno e della pittura. Ha studiato gioielleria a Valenza, ha vissuto 2 anni negli USA, stato 7 volte conferenziere sul design orafo a Seoul, ottenuto 2 record come commentatore di vendite televisive LG-Seoul, etc. oggi vive a Milano.
Di seguito le informazioni riguardano il settore professionale orafo, anche se i suoi interessi artistici e non solo lo portano verso pittura scultura ed elaborazioni con materiali di recupero.
Ho cominciato a conoscere il mondo orafo a 14 anni, a scuola a Valenza , Ist. Professionale Orafo Benvenuto Cellini, IPO, per tre anni più due di specializzazione in gioielleria e stima di preziosi, corso serale d’incisione a bulino meritando una borsa premio, e dopo scuola con diversi stage in fabbrica, così già dal secondo anno scolastico, con 4 amici più grandi, per mantenerci l’auto e le sue modifiche di elaborazione-corsa (63/68) di sera, io progettavo nuove idee commerciali, uno poi faceva i modelli, il 3° li rifiniva e il 4° li vendeva ai laboratori della zona, “tempi di spensierata libertà”.
Dopo il serv. Militare (Cap. le Mag. Istruttore), a 22 anni, dopo un anno e mezzo d’indagini tra l’uff. del Ministero del Lavoro USA, e la ditta Kreisler mfg Corp.NY-NJ, questa finalmente mi ha ottenuto un visto speciale come ”tecnico specializzato non reperibile sul mercato americano”, sono andato negli USA, come Product Designer in esclusiva, per due anni a progettare cinturini e casse d’orologi, set di penne biro e/o matite, e l’accendino da tavola e da tasca, sviluppati industrialmente sia in tranciato che stampato con le prime saldature al laser! (1970-71) .
Al rientro in Italia (1972-79) sono assunto come il Product Jewellery Designer in esclusiva per la “Gioielleria Faraone” Mi ,dei Gioiellieri Settepassi, di Firenze Ponte Vecchio.
Dal (1980-89) per la” Gioielleria Del Vecchio ”Mi, sono Mktg. Product Jewellery Designer, e coordinatore di produzione , e selezionatore gemme, etc.
Stessi anni insegno “Progettazione Orafa” all’Istituto Arte-Design-Tecnica, Mi, poi dopo per lo IED-Istituto Europeo Design, Mi, e qui da prima riformulo tutto il loro Corso del Design del Gioiello in modo di completarlo su 4 anni, e poi dopo come docente di “Progettazione Orafa”.
Sulla rivista orafa”18Karati Gold &Fashion” pubblico i miei “Appunti di Progettazione Orafa”.
Nel 1984 sono Socio fondatore della prima Associazione di Designers Orafi ADOR, da prima Segretario , poi Vice Presidente. Presidente , e Presidente Onorario.
Nel 1989- attivo il mio “Jewelry Design Studio-JDS” con questo motto “Diamo materia alle idee, diamo idee alla materia”, ricerca e sviluppo linee per progetti di gioielli, etc. in grado di soddisfare qualunque esigenza e tipo di mercato.
Nel 1990, per la Word Gold Council sono coordinatore per l’Italia e supervisore per l’Europa, del “Quaderno Europeo per le Tendenze Orafe 1992-93” .
Nel 1997- Come esperto di design orafo sono invitato a far parte del “Giurì del Design Orafo”(per derimere cause di copie) by Confedorafi e dal 98 ne è il Vicepresidente.
Per l’Associazione di Designers Orafi ADOR, come Segreteria operativa , oltre la gestione PR e associati, coordino e programmo la loro presenza – a tema – nelle fiere di:
Gold Italia -2ed.-, Macef -2ed.(oggi Homi), VicenzaOro-3ed., Orocapital-1ed- .
Ideo e progetto in collaborazione ADOR con le Edizioni Gold-Mi, 4 libri a cadenza biennale “Design Orafo & Designers” in modo che i Jewelry Designer associati, possano confrontarsi (promuoversi) sullo stesso tema di articolo, nelle differenti fasce commerciali , e su di un unico tema comune “culturale/tecnico” e differente ad ogni edizione e liberamente interpretato come tipologia di oggetto.
Questo, sia per facilitare la loro promozione, che poter dare alle Ditte produttrici la possibilità d’individuare “la mano/testa creativa” più vicina alle loro esigenze produttive e di mercato.
Intervista Dr SANTERO
Come si sta trasformando il settore con l’utilizzo delle Intelligenze Artificiali?
Nel grande “Settore Orafo” (oreficeria, gioielleria, argenteria, orologeria, accessori moda, penne, accendini, occhiali, etc.) la “tecnologia”, intesa come mezzo per migliorare e aumentare la produzione, è sempre stata al passo con l’evoluzione tecnico-meccanica. Quindi anche al potenziale digitale, dalle lavorazioni a 2,3,4 assi al 3D-Cad-cam, alla prototipazione rapida in resina e oggi anche in metallo.
I Designer sono coloro che per lavoro devono sempre guardare oltre. Non solo “al domani”, ma al dopo del dopo domani. Con i metodi di oggi e con il sistema di analisi di mercato, lavoriamo anche in due modi per la produzione
Il design Made in Italy è tra i più apprezzati al mondo. Queste nuove tecnologie aiuteranno a mantenere il “primato” della creatività o, come dice qualcuno, il settore potrebbe subire una sorta di appiattimento? (scusi il termine)
Come sempre, per tutti, in ogni caso, come spiegava già negli anni ’80 il nostro presidente Piero Tinelli (ai primi accenni di 3D- e 3D-Cad) non basta avere una Ferrari per saper correre. Serve anche saper guidare una Ferrari. Come parlare di Nuvolari e confrontarlo con Michael Schumacher: tempi diversi e auto diverse, piloti diversi, campioni diversi, tecnologie diverse.
Qui devi assemblare diverse cose. La creatività è una questione di puro DNA e si basa su diversi fattori: emozioni, sensibilità, piaceri, gioie, golosità, mentre una “macchina” che si esprime – per conto terzi – potrà replicarla materialmente? O solo matematicamente preciso e meccanico?
Le auto, come tali, appiattiscono sempre tutto il mercato. I nostri bisnonni, nonni costruivano macchine per lavorare e fare cose molto belle, ancora più belle e più precise (Made in Italy, che era circa il 75-80% del mercato mondiale). Poi, nel tempo, anche gli altri hanno voluto le nostre macchine (chi fa macchine le deve vendere. Tutti vogliono Ferrari…). Insomma, oggi siamo, se va bene, a circa 35 – 40%, etc. Quindi sarebbero necessari più dettagli e spazio.
Infatti, oggi operiamo sempre nelle fasce più alte dei singoli settori commerciali, mentre quelli inferiori sono tutti basati su lavorazioni meccaniche e semiautomatiche con robot 3D-cad-cam. Ma sono solo i Piloti, teste che sanno usare mani & macchine, che faranno sempre la differenza …
Quali sono, oggi, i big del vostro settore che fanno largo uso del Digitale?
Nel settore si parla di peccati e non di peccatori. A parte i vari giganti, vari marchi, vedi LVMH & Company,… (ndr: i loro dati web, LVMH = 56,5 miliardi 2022 con 145-150.000 dipendenti-2018), Acqua di Parma, Belvedere, Bulgari, DKNY, Fendi, Givenchy, Kenzo, Le Parisien , Les Échos , Hublot, Loro Piana, Céline, Louis Vuitton, Moët & Chandon, Benefit, Cosmetici Sephora, TAG, Heuer, Zenith, Pinarello, Belmond, Tiffany, Pucci, Dior…etc. 75 marchi, con circa 2.450 negozi (https://www.lvmh.it/le-maison/)
Vantaggi e svantaggi dell’utilizzo dell’IA nel vostro lavoro
Vantaggi, potenzialmente forse molti. Usando il -Testa- bene. Da parte sua, la tecnologia ha sempre aiutato l’uomo.
Svantaggi, sicuramente molti, ma molti di più ETICI e non solo. Basta vedere i problemi scatenati nell’attivazione del suo Regolamento in Italia e in Europa. Brutti esempi di cattiva gestione di UOMINI li abbiamo ancora freschi di covid, nucleare, uso della plastica, ecc. Figuriamoci una macchina AI.
La competitività può essere a rischio?
Non credo, siamo in un mondo in cui tutti vogliono eccellere (anche sul nulla). Un esempio: ancora oggi realizzare un disegno, progetto a mano viene fatto prima che con il Cad 3D. Ma allora, se usi il Cad 3d, in automatico fai subito varie modifiche, mentre a mano devi rifare tutto. Il lavoro dipende anche dalle variabili del tipo di lavoro e lavorazione, ecc.
La formazione all’uso di queste tecnologie in vari settori è, in Italia, ancora piuttosto carente. Siete già avanzati nel vostro caso?
La formazione dipende dagli istituti, come sono costituiti e come sono sostenuti territorialmente nella loro specificità dei singoli distretti produttivi di appartenenza. Questo oggi è generico e frammentario. E ci sono, PURTROPPO, forze-commerciali che vogliono solo mani-robot che non usano le loro teste.