
Tutti innamorati della Modella che non esiste
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Vogue lancia una modella AI e la moda entra nell’era “senza pori”: il futuro sfila con Photoshop al cubo
Vogue America, la cosiddetta Bibbia del fashion system, ha lanciato una campagna firmata Guess con una modella che non esiste: Seraphinne Vallora, icona bionda, perfetta, generata interamente da un algoritmo. Un progetto nato dalle menti di due giovani creative, Valentina Gonzalez e Andreea Petrescu, che senza budget per una top model in carne e ossa hanno creato la loro “not model” grazie all’AI.
Il risultato? Un’immagine levigata, iper-realistica e iper-photoshoppata che ha già conquistato oltre 220mila follower su Instagram e l’attenzione di Paul Marciano, fondatore di Guess. Ma dietro la bellezza senza pori si apre un dibattito bollente: l’intelligenza artificiale rischia di sostituire modelle, fotografi, stylist e intere produzioni fisiche.
Efficienza vs Creatività:
C’è chi applaude ai vantaggi: niente viaggi, shooting virtuali, set azzerati. E chi denuncia il rischio di un’industria senza corpi reali e senza inclusività: Seraphinne è bionda, magra, simmetrica. Lontana anni luce dal body positive e dalle modelle plus-size, ancora troppo “imperfette” per l’AI.
Trasparenza sotto accusa:
Il dettaglio “creato con AI” compare minuscolo in fondo alla pagina di Vogue, lasciando molti ignari davanti a un’immagine che sembra umana. Un confine sempre più labile tra realtà e finzione che pone domande etiche su autenticità, occupazione e diritti d’immagine.
Intanto il messaggio di Vogue è chiaro: l’intelligenza artificiale è già tendenza, anche sulle passerelle. Oggi è un prompt, domani potrebbe diventare una sfilata interamente popolata da avatar digitali. La moda, dopo anni di filtri, Photoshop e influencer virtuali, entra a tutti gli effetti nell’era AI-first.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech