Innovazione & sostenibilità: la legge di bilancio 2025, prevede “digitale per tutti”.
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Tutti digitali: dal portafoglio alle operazioni di banca, dai pagamenti delle bollette alle visite mediche. Tutti hanno diritto a una vita più semplice e a gestire la propria corrispondenza legale in modo moderno. Con l’introduzione del domicilio digitale, i cittadini potranno ricevere le comunicazioni legali in formato digitale, evitando problemi come cartoline smarrite o lunghe attese alla posta. Questo sistema porterà a risparmi significativi, riduzione dell’uso della carta e maggiore efficienza nella gestione della corrispondenza sia per i cittadini che per la Pubblica Amministrazione.
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It WALLET: Il Portafoglio Digitale Italiano
A partire da gennaio 2025, l’Italia lancerà l’IT Wallet, un portafoglio digitale innovativo che integrerà documenti essenziali come la carta d’identità elettronica (CIE), la patente, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità. Questo progetto si inserisce nel contesto dell’European Digital Identity Wallet (EUDI), previsto per il 2026, con l’obiettivo di posizionare l’Italia come leader nella digitalizzazione in Europa. Principali obiettivi sono la semplificazione dei servizi pubblici e privati, consentendo agli utenti di gestire tutte le loro credenziali in un’unica app.
Sarà necessario utilizzare la CIE per accedere a funzionalità sensibili, garantendo un elevato livello di sicurezza e protezione dei dati personali.
l sistema sarà progettato per dialogare con i portafogli digitali di altri Paesi europei, facilitando l’accesso ai servizi transfrontalieri.
Crescita dell’Uso della CIE: Negli ultimi mesi, l’uso della CIE è aumentato significativamente, con un incremento del 87% degli accessi ai servizi online della pubblica amministrazione.
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Intelligenza Artificiale e Supercalcolo
Il governo italiano sta anche investendo in centri di supercalcolo per supportare le piccole e medie imprese (PMI) nell’integrazione dell’intelligenza artificiale. Questi centri, coordinati dal Cineca di Bologna, forniranno supporto alle aziende che non possono permettersi strutture interne dedicate all’AI.
Nei prossimi mesi verrà lanciato, anche, un registro dei domicili digitali, gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale, dove i cittadini potranno scegliere un indirizzo di recapito certificato. Inizialmente, il servizio riguarderà le comunicazioni tra cittadini e tra imprese e cittadini, con l’obbligo di avere un domicilio digitale stabilito da un decreto futuro.
Dunque, tecnologie disponibili per tutti, anche per coloro che, a causa dell’età, si sentono esclusi dal “Pianeta della Digitalizzazione”; secondo il piano nazionale per l’innovazione 2025, ogni anziano dovrà disporre di un tablet.
Questo rappresenta un passo avanti nell’inclusione sociale di una vasta fascia della popolazione. In Italia, infatti, gli over 65 sono quasi 14 milioni, rappresentando il 22% della popolazione, una percentuale che salirà al 33% nei prossimi 25 anni. Circa 1,2 milioni di anziani si sentono isolati e privi di reti sociali al di fuori della famiglia. Questo crea un alto rischio di esclusione dalla trasformazione digitale, compromettendo la loro capacità di esercitare i diritti di cittadinanza online.
Per affrontare questa situazione, verrà lanciato un programma di inclusione digitale in collaborazione con enti pubblici e privati, editori, aziende ICT e associazioni non profit. Il programma si concentrerà sugli anziani che vivono in piccoli comuni e fornirà loro strumenti e competenze per partecipare attivamente nel nuovo ecosistema digitale.
I cittadini a rischio di digital divide riceveranno tablet personalizzati con applicazioni utili per leggere giornali, fare la spesa, ordinare farmaci e comunicare con i familiari. I tablet saranno donati da aziende ICT e un gruppo di volontari li istruirà sull’uso delle tecnologie. Questo programma mira a restituire agli over 65 il diritto di sentirsi cittadini digitali e a dimostrare come le nuove tecnologie possano migliorare la vita di tutti, nessuno escluso.
L’obiettivo “2025” è anche quello di sollecitare ulteriormente gli investimenti in Intelligenza Artificiale visto la crescente domanda in settori digitali come la salute, la finanza, la cybersecurity e i servizi pubblici. Si stima che gli investimenti globali in AI possano raggiungere i 200 miliardi di dollari entro il 2025, con un valore di mercato delle generative AI che potrebbe arrivare a 1,3 trilioni di dollari entro il 2032. In Italia, il sostegno alla Transizione Digitale, economicamente molto più modesto rispetto ad altri Paesi, prevede comunque investimenti in tecnologie verdi con fondi destinati a progetti sostenibili e incentivi per le PMI.
Inoltre, il Credito d’Imposta Transizione 5.0 offre un supporto significativo alle PMI italiane, coprendo fino al 45% degli investimenti in tecnologie digitali avanzate, con possibilità di aumentare questa percentuale in aree svantaggiate o per interventi ambientali.
Giuliana Gagliardi
DiPLANET.Tech