
Guerra culturale online: Musk presenta Grokipedia, l’enciclopedia AI open source
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Nel cuore della Silicon Valley, Elon Musk ha lanciato una nuova sfida al mondo digitale: si chiama Grokipedia, l’enciclopedia generata dall’intelligenza artificiale sviluppata da xAI, la società fondata dallo stesso imprenditore.
Presentata a fine ottobre, Grokipedia v0.1 nasce come una piattaforma Anti-Woke, alternativa alla tradizionale Wikipedia, che Musk accusa da tempo di avere un orientamento politico “a sinistra”.
Il magnate ha annunciato su X (ex Twitter):
“L’obiettivo di Grok e Grokipedia è la verità,
tutta la verità e nient’altro che la verità”.
Grokipedia rappresenta il nuovo fronte della “guerra della conoscenza online”, in cui l’intelligenza artificiale diventa protagonista nella costruzione dell’informazione digitale.
A differenza di Wikipedia, che si basa sui contributi di milioni di volontari, Grokipedia è completamente generata dall’AI Grok e promette di essere open source e trasparente nei processi.
Attualmente, la versione 0.1 è una bozza sperimentale: conta circa 885.000 definizioni, contro i 7 milioni di Wikipedia in lingua inglese, ma punta a crescere rapidamente grazie alla rete neurale di xAI.
Il progetto ha già acceso il dibattito internazionale: molti sostenitori della destra politica hanno accolto con entusiasmo Grokipedia, lodandone la “neutralità” rispetto alla piattaforma tradizionale.
Tra i primi a commentare positivamente c’è Alexander Dugin, ideologo russo ultranazionalista, che ha definito la sua biografia su Grokipedia “più obiettiva” di quella presente su Wikipedia.
Con Grokipedia, Musk non lancia solo un nuovo prodotto tecnologico, ma una sfida ideologica sul controllo e la veridicità delle informazioni nel mondo digitale.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech