
Gioielli digitali e tracciabili: dal 2027 arriva il Passaporto Digitale
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Dal 2027, anche i gioielli di lusso parleranno digitale grazie al Passaporto Digitale dei Prodotti (DPP), uno strumento innovativo promosso dall’Unione Europea per garantire trasparenza, sostenibilità e lotta alla contraffazione.
Anelli, collane e bracciali saranno dotati di QR code, chip RFID o sistemi blockchain, capaci di raccontare ogni fase della loro vita: provenienza dei materiali, filiera produttiva, impatto ambientale e possibilità di riciclo.
Questa svolta è parte dell’Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR), una misura chiave del Green Deal europeo che impone un cambio di mentalità a tutti i settori, inclusa l’alta gioielleria. Brand iconici come Bulgari, Gucci, Louis Vuitton, Hermès, ma anche realtà emergenti come Save the Duck e Rifò, stanno già sperimentando tecnologie di tracciabilità avanzata, diventando punti di riferimento per l’intero comparto moda e lusso.
Secondo una ricerca Certilogo, riportata da Forbes, il 49% dei consumatori fashion conosce già il DPP e oltre la metà lo considera una garanzia contro i falsi. Dal 2027, l’obbligo varrà anche per i produttori extra-UE che intendono vendere sul mercato europeo.
L’obiettivo? Un sistema circolare, digitale e trasparente che coniughi AI, blockchain, NFC ed etichette smart, spingendo le imprese a ripensare modelli di business e strategie di filiera. Il conto alla rovescia è iniziato: il futuro dei gioielli non sarà solo fatto di brillanti, ma di dati intelligenti e fiducia certificata.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech