
I robot-contadini: l’agricoltura entra nell’era dell’AI collaborativa
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L’agricoltura del futuro non è più un’utopia: i robot-contadini stanno già lavorando nei vigneti, rivoluzionando il settore grazie al progetto europeo Canopies. Queste macchine intelligenti e adattive rappresentano una risposta concreta alla carenza di manodopera stagionale e aprono la strada a un’agricoltura più sostenibile, efficiente e inclusiva.
Presentati ad Automatica.it 2025 a Perugia da Andrea Gasparri (Università di Roma Tre) e Alessandro Marino (Università di Cassino e del Lazio Meridionale), i robot non nascono per sostituire l’uomo, ma per affiancarlo nelle attività più ripetitive e faticose. Grazie a sensori avanzati e sistemi di visione artificiale, si muovono agilmente tra i filari, valutano la maturazione dei grappoli e raccolgono solo quelli pronti, eseguendo anche la potatura con precisione millimetrica.
La vera sfida vinta dal team Canopies è l’adattamento a condizioni ambientali variabili – vento, luce, terreno irregolare – ben diverse dagli spazi industriali standardizzati. Ma non è tutto: grazie al supporto della Sapienza di Roma, i robot comprendono comandi vocali e interagiscono in modo naturale con gli operatori, rendendo il lavoro più fluido e accessibile anche a chi non ha competenze tecnologiche avanzate.
Questo nuovo paradigma trasforma il ruolo del contadino in supervisore e rende possibile l’ingresso nel settore anche a chi, per ragioni fisiche, prima ne era escluso. Un’opportunità soprattutto per molte donne, che potranno accedere a un’agricoltura più moderna e inclusiva.
Secondo Gasparri e Marino, la tecnologia è pronta per la commercializzazione: ora spetta alle imprese portarla sul mercato. Con Canopies, l’agricoltura entra ufficialmente nell’era dei robot collaborativi e della smart farming, anticipando un futuro dove intelligenza artificiale e natura lavorano in perfetta sintonia.
Giuliana Gagliardi
Chief Editor DiPLANET.Tech