
Manager Room | LORENZO BIZZI: il futuro del lusso è intelligente, tracciabile e conforme.
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Lorenzo Bizzi è un professionista esperto in materia di conformità, già Ufficiale della Marina Militare Italiana, ha ricoperto il ruolo di Responsabile Compliance e Antiriciclaggio in diversi contesti bancari e finanziari a livello internazionale, partecipando attivamente, anche in qualità di co-founder, alla costruzione di importanti realtà imprenditoriali sul territorio italiano.
Negli ultimi anni è stato un punto di riferimento nel panorama fintech europeo per l’avviamento dell’operatività e il rafforzamento strutturale, portandolo a creare la propria società di consulenza LB – Launch the Business, finalizzata nell’assistere le società nella gestione degli aspetti regolamentari sotto il profilo pratico.
La sua esperienza include strategie di conformità, analisi normative, gestione di progetti e implementazione dei framework strutturali necessari alle corrette impostazioni di avviamento o rafforzamento della governance, introducendo nel contesto nazionale la figura dei manager AML a contratto. AML (Anti-Money Laundering) è una figura dirigenziale responsabile della prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo all’interno di organizzazioni soggette agli obblighi antiriciclaggio, come banche, intermediari finanziari, istituti di pagamento e società di servizi finanziari).
Con una formazione eterogenea, conduce da anni un forte impegno nella promozione della conformità nell’era digitale tramite iniziative accademiche ed educative
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Controllo qualità e autenticità: Come sta trasformando l’IA i processi di verifica dell’autenticità di oro e gemme? Quali algoritmi (es. computer vision) sono più efficaci nel rilevare contraffazioni e difetti, e come integrano la blockchain per certificazioni immutabili?
L’IA sta ridisegnando completamente il modo in cui si autenticano oro e pietre preziose. Prima si trattava di processi manuali, lenti, spesso soggettivi. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale – in particolare alla computer vision – possiamo eseguire analisi automatiche di altissima precisione. Le telecamere ad alta risoluzione e i modelli neurali addestrati rilevano in pochi secondi difetti microscopici, inclusioni, trattamenti artificiali o segni di contraffazione, riducendo il margine d’errore umano.
Tra questi, gli algoritmi più utilizzati sono le reti neurali convoluzionali (CNN), come ResNet, EfficientNet o Inception, ottimizzate per elaborare immagini ad alta definizione. Per esempio, alcune macchine per il grading automatico dei diamanti utilizzano modelli YOLO o Faster R-CNN per rilevare imperfezioni visive in tempo reale. Inoltre, attraverso tecniche di image segmentation e anomaly detection, è possibile distinguere una pietra naturale da una sintetica, oppure un lingotto autentico da uno placcato.
In tutto questo, la blockchain entra in gioco per garantire l’immutabilità delle informazioni. Una volta effettuata l’analisi con IA – che assegna un’impronta digitale unica all’oggetto basata sulle sue caratteristiche microscopiche – il certificato digitale viene registrato su blockchain. Questo crea un sistema antifrode: ogni passaggio, dal minatore al rivenditore, viene tracciato in modo trasparente e non modificabile. Sta emergendo il concetto di “digital twin”: una versione digitale certificata del bene fisico.
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NFT e asset digitali: In che modo gli NFT possono rappresentare beni fisici come gioielli o oro, garantendo provenienza e proprietà? Quali rischi concreti (riciclaggio, furto digitale) comporta questa digitalizzazione, e come mitigarli?
Un NFT può fungere da gemello digitale certificato di un oggetto fisico, come un lingotto d’oro o un gioiello. Questo avviene creando un token unico su blockchain che incorpora metadati specifici dell’oggetto – origine, caratteristiche, immagini, e certificazioni. Quando il bene viene creato o immesso sul mercato, viene “tokenizzato” e da quel momento ogni passaggio – vendita, trasferimento, custodia – viene tracciato sulla blockchain. Il concetto chiave è la provenienza immutabile: chi possiede l’NFT, potenzialmente, possiede anche il diritto sul bene fisico.
Tra i principali rischi primo fra tutti, il rischio di riciclaggio: tokenizzare oro o gioielli e spostarli via NFT può consentire a soggetti opachi di trasferire valore in modo non tracciabile, soprattutto se i marketplace sono decentralizzati e privi di KYC. Poi c’è il rischio di furto digitale: se qualcuno ti ruba la chiave privata del wallet, ha accesso al tuo NFT e – potenzialmente – al tuo oro. Infine, ci sono ambiguità legali: oggi, nella maggior parte dei Paesi, il possesso di un NFT non è ancora legalmente equivalente alla proprietà fisica dell’oggetto che rappresenta.
Ci sono poi soluzioni tecnologiche, come Trustfull ad esempio che utilizza l’intelligenza artificiale per contrastare il rischio di riciclaggio. Analizza il digital footprint degli utenti—email, numeri di telefono, dispositivi e comportamenti online—per identificare anomalie come identità sintetiche o tentativi di frode. Grazie a modelli di machine learning aggiornati in tempo reale, assegna un punteggio di rischio dinamico, permettendo alle aziende di focalizzarsi sui casi più critici, migliorando l’efficienza e riducendo i falsi positivi. Integrando dati esterni e rispettando la privacy, soluzioni come Trustfull aiutano le aziende a rafforzare la compliance AML in modo intelligente e proattivo.
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Tendenze di mercato e pricing dinamico: Quali modelli predittivi basati su IA sono più efficaci per anticipare fluttuazioni della domanda e fissare prezzi competitivi? Come integrare dati di mercato in tempo reale con fattori geopolitici?
I modelli più efficaci sono quelli che combinano machine learning supervisionato con tecniche di series forecasting. In particolare:
- Gradient Boosting (es. XGBoost, LightGBM): ottimi per problemi con molte variabili esplicative (offerta, stagionalità, promozioni, etc.).
- Deep Learning (es. LSTM, GRU): ideali per flussi temporali complessi, dove la domanda è influenzata da eventi passati con ritardi irregolari.
- Transformer Time Series (es. Temporal Fusion Transformer): modelli all’avanguardia per cogliere dinamiche non lineari e relazioni incrociate tra più fonti di dati.
- Reinforcement Learning: utilizzato in casi più avanzati per dynamic pricing, dove il modello apprende attivamente le reazioni del mercato ai cambiamenti di prezzo.
Si possono bilanciare aspetti di decentralizzazione e protezioni da attacchi attraverso modelli di sentiment geopolitico e topic modeling si può classificare il contenuto di notizie in:
- evento neutro
- evento destabilizzante (es. embargo, guerra, disordini sociali)
- evento favorevole (es. accordi commerciali, trattati)
lcuni modelli usano GPT-4 fine tuned per analizzare quotidianamente migliaia di articoli e tweet e restituire un punteggio di rischio geopolitico per Paese o settore. Questo punteggio può poi essere inserito come variabile predittiva nei modelli di domanda o di prezzo.
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Tracciabilità etica nella filiera: In che modo blockchain + IA possono garantire trasparenza dall’estrazione alla vendita, combattendo “oro conflitto”? Quali tecnologie (es. sensori IoT) abilitano questo monitoraggio?
Per troppo tempo, l’oro è stato considerato un materiale “muto”: bellissimo da vedere, ma opaco nella provenienza. Il cosiddetto “oro da conflitto” – estratto in zone di guerra o con pratiche illegali – entra nel sistema globale confondendosi con quello legale. Ma oggi, grazie alla combinazione tra blockchain, intelligenza artificiale e IoT, possiamo dare voce all’oro, raccontare la sua storia passo dopo passo.
L’IA è il cervello che interpreta i dati raccolti. Ad esempio, può analizzare milioni di record per identificare comportamenti sospetti: come un minerale che risulta “estratto” in un sito che non produce da mesi, oppure una discrepanza tra il peso dichiarato e quello effettivo.
Si usano algoritmi di anomaly detection – come Isolation Forest o reti neurali auto encoder – che imparano il comportamento “normale” della filiera e segnalano quando qualcosa non torna. Oppure modelli NLP che analizzano notizie locali o report geopolitici per individuare siti a rischio, aree di conflitto o attività minerarie sospette.
Blockchain rende la filiera trasparente. L’IA la rende intelligente. E l’IoT le dà gli occhi e le orecchie. Uniti, questi strumenti non solo combattono l’oro da conflitto, ma costruiscono una fiducia nuova tra produttori, brand e consumatori.
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Convergenza tecnologica futura: Come evolverà l’interazione tra IA generativa (design personalizzato), realtà virtuale (try-on digitale) e NFT nel luxury? Quali nuovi modelli di business (es. gioielli “fisico-digitali”) emergeranno?
Stiamo entrando in una fase in cui esperienza, identità e proprietà non sono più scollegate, ma convergono. L’intelligenza artificiale generativa permetterà ai brand di co-creare pezzi unici insieme al cliente, su misura per i suoi gusti, stili e persino emozioni. La realtà virtuale – o aumentata – offrirà la possibilità di “provare” un oggetto digitalmente, in modo realistico e immersivo, prima ancora che venga prodotto. E infine, gli NFT fungeranno da passaporto digitale di quell’oggetto: certificato, tracciabile e scambiabile.
I brand passeranno da “produttori di oggetti” a “curatori di esperienze identitarie”. L’IA generativa può democratizzare l’accesso al design, ma solo i brand sanno trasformare un oggetto in significato culturale. Il valore non sarà solo nel materiale, ma nell’esperienza unica, tracciabile e condivisibile che il cliente vive.
Giuliana Gagliardi
DiPLANET.Tech